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Sotto le mutande

Sulla lingerie si potrebbe scrivere un’enciclopedia. Trascurando i mutandoni ammoscianti e le magliette della salute, la sexy biancheria intima fa parte del guardaroba e dell’immaginario umano come il pane sulla tavola.

Contribuisce al gioco delle attrazioni? Sicuramente.

Per quanto la regina del piacere sia la nudità, non bisogna affatto trascurare la potenza erotica di tutti quei meravigliosi capi che più che vestire agghindano il corpo.  Cosa vi viene in mente? Guepiere, baby doll, body, corsetti, perizoma, reggiseni? Rosso passione, trasparenze vedo-non vedo, seta bianca frusciante e seducente, ricami neri ammiccanti. O il signor pizzo.

Solo per le donne tutto questo armamentario erotico? Macché. Gli uomini da anni se la spassano alla grande, magari con boxer attillatissimi sfoggiando bellamente i glutei torniti o proprio con delicati top, culotte, brasiliane e reggicalze. Qualcuno l’ha ribattezzata mengerie, la lingerie da uomo.

I signori si sono letteralmente appropriati del sensuale guardaroba femminile. La moda li ha sempre più lusingati e accontentati con modelli aderenti alla virile fisicità.

Era impossibile non arrivasse anche un vero e proprio pizzo del cazzo ma di alta qualità. Con tanto di comodo cono dove il membro può dimorare degnamente.

Trine e merletti per tutti insomma!

Ma le donne cosa ne pensano?

Pare piacciano, queste nuove frontiere del maschio in versione fru fru. Non è castrante, il pizzo del cazzo. Funziona come un sex toy, inserisce una marcia alternativa nel gioco di letto tra i partner.

Gli uomini, benedetti dall’assenza di cellulite e magari depilati a dovere, sono pure capaci di competere alla grande tirando fuori gambe, culetti e addominali di tutto rispetto. Comunque pare non sia un elemento di rinuncia neanche la pancetta o addirittura il pancione. Evviva, gridano in coro le femmine costrette per anni alle più atroci diete per infilarsi nella biancheria eccitante. Quando il richiamo sessuale comanda non c’è rotolino che vieti.

Del resto, care signore e cari signori, da sex coach vi invito a considerare che quello che trionfa sta sempre sotto, o dentro, le mutande.

Possiamo sdoganare tutto, far bene l’amore non passa però da un paio di calze autoreggenti o da un balconcino trasgressivo.

Detto ciò la partita è aperta. Anche su come la portiamo e la interpretiamo, questa conturbante lingerie o mengerie. L’arte del sesso ci mette alla prova!

 

3 thoughts on “Sotto le mutande”

    • Il colore rosso è bellissimo secondo me indica classe.Poi il vedo non vedo è il massimo dell’erotIsso.Il reggicalze non puoi mai mancare.Sai al giorno d’oggi si da tutto per scontato,pensano che basti aprire le gambe ma pochi e poche sanno come si fa.Il sesso è arte bisogna sapere 😜😜😜😜ciao Enrico

  1. La lingerie ha un ruolo fondamentale, almeno nel mio immaginario. E’ l’ottimo corredo di una donna bellissima, seducente e provocante. E’ l’ultima frontiera tra immaginazione e realtà, quindi ha il compito di acuire le fantasie e i desideri. Amo il nero, il rosso, la guepiere, il reggicalze, le autoreggenti, se a ciò po si aggiunge un bel paio di tacchi, il mix è perfetto.
    Ma a far la differenza è sempre chi la indossa e come la indossa,

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