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Solletico erotico

I praticanti del BDSM soft conoscono bene il tickling. Quella del solletico in realtà è usanza antica e diffusa, come preliminare di complicità prima ancora che come gioco di sottomissione e dominio.

Grazie a Betony Vernon, autrice del libro “The Boudoir Bible”, abbiamo avuto tutti notizia che Caterina la Grande, imperatrice russa dal temperamento erotico particolarmente audace, si faceva sfiorare dai servitori con ventagli di piume.

La verità è che la stimolazione del solletico è stata storicamente tanto divertente, conturbante e sensuale da interessare moltissimi uomini e donne di spicco. Sicuramente memorabile la scena del film “Marie Antoinette” di Sofia Coppola, il vecchio Luigi XV solleticava con una piuma la sua favorita Madame DuBarry.

Alla Corte del Re Sole come nelle più umili dimore di ogni epoca, una spazzolina, le dita, le piume, un foulard di seta e molti altri fantasiosi ausili, hanno fatto la loro comparsa e il loro egregio servizio di stimolazione erotica.

Cosa c’è di eccitante nel solletico?

Innanzi tutto la complicità. È un modo di esplorare il corpo dell’altro, di entrare in contatto, di scoprire le zone erogene. E poi ovviamente la risata. La risata che allenta i freni inibitori, la risata che diverte e coinvolge, la risata che diventa parte del meccanismo di intesa.

Quale che sia la parte del corpo sul quale ci si concentri, anche sfiorare con gesti lenti e leggeri scatena molte sensazioni, tattili e mentali. In effetti l’immaginario e il fisico sono sempre intrecciati, in un buon governo dell’avventura sessuale, no?

C’è chi improvvisa l’uso di una penna, di un pezzo di carta, di una forchetta. Tutto è buono se è maneggiato con cura! Tutti, chi più chi meno, “soffriamo” il solletico e nello stesso momento ne siamo attratti. È qualcosa che crea subito una relazione, tra chi lo esegue e chi lo subisce.

Proprio perché stuzzica, rallegra e insieme accende gli animi, quella del solletico erotico è una abitudine perfetta per sciogliere la rigidità e mettere in fermento l’azione. Gli estimatori sono pronti a giurare sia un potente lubrificante dell’intimità.

Comunque rientrando a pieno titolo in un sadomaso che non comporta dolore ma, al massimo, un fastidio, il tickling invita almeno a una prova. Più che provare per credere…provare per godere.

Per chi poi è già amante della pratica, il tickling può essere anche associato al bondage, quindi la persona cui viene fatto il solletico viene legata e bendata.

La morale è che si farebbe davvero di tutto per rendere più intrigante l’appuntamento a letto, che ridere è un corroborante dell’unione, che solleticare fa rima con provocare.

Da sex coach mi piace aggiungere una riflessione, sul solletico erotico.

Il solletico di per sé evoca qualcosa che invita, invoglia, attira. E allora è impossibile non coglierne il potenziale subliminale. Ciò che avvicina, lusinga, seduce, è nettare, se vogliamo andare ben oltre l’accoppiamento rapido e scivolare invece nell’ebbrezza dei sensi. Pensateci bene, far scorrere qualcosa sulla pelle non scatena solo uno scoppio di ilarità, può mandare in estasi di attesa, promettere faville, attizzare smaniose brame…

Signore e signori, solleticatevi dunque le idee!

7 thoughts on “Solletico erotico”

  1. Ciao, sono una ragazza di 28 anni e adoro letteralmente il tickling! mi fa eccitare veramente tantissimo! Mi piacerebbe avere un esperienza del genere con una ragazza.

  2. Mah! Non ne capisco un granchè però preferisco il sesso tradizionale coi bei vecchi preliminari bagnati, carezze al massimo strofinamenti. “Lo famo strano” non fa al caso mio. Grazie lo stesso Serena ma sull’argomento glisso. Gigi

  3. Mah, sul mondo BDSM non sono molto ferrato e sull’argomento solletico per ora preferisco quello con la lingua …. comunque mai porre limiti alla provvidenza: chissà ……

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