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Skype call – 2. A me gli occhi

Godiamo il sesso in lontananza giocando generosamente sul desiderio. Godiamo il sesso in lontananza affondando la lama nella provocazione. Godiamo il sesso in lontananza mescolando dosi di dolcezza e di sconcezza con il misurino dell’arte. Godiamo il sesso in lontananza con il gusto della trasgressione.

 

A ME GLI OCCHI.

Due occhi penetranti sono il primo passo per colmare la distanza. Perché gli occhi seducono e spogliano. Perché gli occhi soli trasmettono la stessa voglia che si prova in un incontro. Ti inchiodano al momento, sono mani che toccano, sono urla che invocano, sono promesse che eccitano.

La lusinga del piacere è una specie assai provocante di esibizione della libidine. 

 

Il primo bacio non è dato con la bocca ma con gli occhi.

(Tristan Bernard)

 

A me gli occhi significa calamitare lo sguardo.

A me gli occhi significa esprimere con audacia l’urgenza.

A me gli occhi significa sfondare il proibito.

A me gli occhi significa esercitare l’erotismo.

Una sorta di ipnosi che scioglie i sensi, spudoratamente.

 

Commetti il più vecchio dei peccati nel più nuovo dei modi.

(William Shakespeare)

 

Ci vuole vocazione alla carnalità, per tenere duro l’istinto dello sguardo che intratteniamo senza un letto e una vicinanza. Ci vuole l’ardore della sessualità, per dare agli occhi il potere di evocare l’amplesso.

A me gli occhi vuol dire renderli corpo, testa, vagina. Inzupparli di umori irresistibili. Bearli di una candida brama di possesso.

 

ANDAMENTO LENTO

Lui allenterà i freni, lui si lascerà trasportare, lui si farà forte di virile bisogno. Ed è allora che gli occhi non devono spingere sull’acceleratore ma lasciare che il tempo faccia il suo corso. Lento come gli approcci scanditi da un divenire di gesti e complicità. Lento come un movimento che invita, asseconda, danza, freme. Lento come la passione che si assapora fino in fondo.

Non c’è fretta di finire ciò che di gioia fa impazzire. C’è invece da guidare l’estro dell’euforia nella giostra del sex appeal. C’è invece da scivolare con destrezza nella sintonia dell’incanto. C’è invece da innescare il crescendo di sensazioni e pulsioni.

 

Nel godere, si vada lenti; nell’agire, in fretta.

(Baltasar Gracián y Morales)

 

Solo l’orgasmo merita di esplodere in un secondo. Il cammino verso l’orgasmo chiede la contemplazione dell’ebbrezza.

 

Libero, magico e suadente questo ritmo che
Vibra sotto pelle, eccitandoti…

E vieni, vieni con me (Oh, oh)
E vieni, vieni con me (Eh, oh)

(Andamento lento, Tullio De Piscopo)

 

Una skype call è una sfida alla masturbazione mentale assistita, innanzi tutto. Come un vibratore telecomandato. Come un porno martellante che si insinua come un tarlo osceno e dissoluto. Con grazia ma senza moderazione.

SERENA KEY SEX COACH

10 thoughts on “Skype call – 2. A me gli occhi”

  1. Mi sono messo a guardarti negli occhi, seppur virtualmente, qui, davanti allo schermo del mio computer.
    Hai uno sguardo che parla, che sussurra. Hai uno sguardo che è una dolce pugnalata in mezzo al petto. Hai uno sguardo che è un pugno allo stomaco, violento ma piacevole. Hai uno sguardo che apre la mia mente, la accende su certe frequenze che di solito mi ostino a silenziare.
    Hai uno sguardo che almeno qui, davanti al mio computer, riesco a sostenere per più di cinque secondi…

  2. Cara Sex Coach,
    anche stavolta colpisci nel segno …..
    E’ l’incrocio di sguardi che determina l’attrazione, mentale prima che fisica, tra due corpi ….
    La trasmissione di emozioni e sensazioni tra due sguardi che si fissano è dapprima intensa e subito dopo vorticosa perché quello che trasmette l’uno è amplificato a mille su quello che vorrebbe ricevere l’altro ….. e viceversa.
    Ed in questa guerra di sguardi vince chi riesce prima a far desistere l’altro. Colui che soccombe ha già raggiunto l’orgasmo celebrale e per resistere ad un precoce orgasmo celebrale occorre solo allenamento.
    Devo ammettere che i tuoi occhi da cerbiatta trasmettono un’intensità di emozioni ed impiegano cosi poco a diventare occhi da pantera in cerca di conquistare la propria preda.
    Personalmente, con gli anni, ho imparato a resistere ed a non chinare lo sguardo ma devo ammettere che con te è molto duro : duro in tutti i sensi !!!
    Ed allora avanti in questo incrocio di sguardi e di sensazioni con l’auspicio che quanto prima possa seguire la guerra dei corpi che potranno dar sfogo alle emozioni.
    E’ un incrocio di sguardi dove sovente regna il silenzio : gli occhi non hanno bisogno di parole come i corpi che danno sfogo alle emozioni non hanno bisogno di parole … Ed allora, a noi gli occhi !
    Particolarmente in questo momento dove le distanze acuiscono i sensi non vedo l’ora di iniziare con te questa emozionante guerra di sguardi anche perché verrà quel giorno dove le distanze brevi non daranno tempo agli sguardi di trasmettere quelle emozioni che due corpi frementi hanno di dar libero sfogo al desiderio accumulato.
    Un grosso abbraccio, per ora virtuale.
    Grazie di esistere. Giuseppe.

  3. Tu mi fai letteralmente impazzire, prima o poi passo da Novara,e passeremo dei momenti di altissimo livello orgasmo o insieme tesoro.Sei veramente sensuale sexy e provocante al punto giusto. Non vedo l’ora di sco…..💋💋

  4. In tutta onestà cara Serena, mi sarei anche rotto un po le balle del sesso virtuale….sguardi, ammiccamenti, pensieri, provocazioni… Ma io a costo di essere impopolare, scontato, materiale e chi più ne ha, più ne metta… Preferisco la carne tra le mani…. Perdonatemi!!!!

  5. Madame. I Suoi Occhi sono un Profumo che non se ne va più via. Che scende nell’intimo, Ti sfinisce e Ti succhia i segreti più intimi. JB

  6. Amore bello non vedo l’ora di fare la call con te … spero mi risponderai un giorno di questi. Ho tutto pronto.

  7. In questi tempi di pandemi, dove tutti, o quasi, siamo bardati da mascherina, mi ritrovo a soffermarmi ancor di più, o forse me ne accorgo maggiormente, a guardare negli occhi i miei interlocutori. Forse nel tentativo di capire le loro vere reazioni a quanto dico, dal momento che sembrano schermate dal filtro della mascherina. Vero, questa pandemia ci sta togliendo tanto, ma potremmo, per quanto possibile, interpretarla come un’imperdibile occasione per approfondire alcuni aspetti, per riappropriarci di alcune piccole cose che sono sempre là, a portata di mano, e invece ci sfuggono. Imparare, reimparare a guardarci negli occhi. Quanto a me, imparare a guardare più attentamente gli altri negli occhi. E imparare a sostenere certi sguardi. Come il tuo…

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