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Pausa sesso in ufficio!

Alzi la mano chi non ha sognato o fatto un orale da urlo sotto la scrivania, una cavalcata da capogiro sopra la scrivania, una sveltina in bagno con un collega.

Non vedo mani alzate, ovviamente.

In ufficio il senso del dovere e del piacere possono stringere un bel patto di produttività, efficienza ed efficacia. Parola di sex coach.

Qualche datore illuminato dovrebbe inserire la pausa sesso come incentivo.

L’istinto trattenuto genera distrazione e stress. Quello sfogato è un toccasana.

Peraltro la realtà parla chiaro. La maggior parte della giornata di uomini e donne passa sul luogo di lavoro. Come è possibile che giorni su giorni non reclamino e non vedano mai lo spiraglio di luce di un orgasmo fuori ordinanza?

Il prurito scatta e governarlo troppo a lungo è praticamente assurdo. Il gusto del proibito? Certo, stuzzica. Possiamo essere sorpresi a bocca piena, con i pantaloni calati, con la gonna alzata, in piena effusione linguistica, con le mani infilate dove non batte il sole, e questo invece di scoraggiare eccita. D’altra parte avete presente la noia, la rabbia, la tensione? Un po’ di sana palestra erotica e sparisce tutto. Non vi dico poi se nessuno vi ha dato il buongiorno al mattino, arrivate al lavoro e trovate l’occasione per inaugurarlo bene…è libidine pura!

Giova. Sì, l’attimo di godimento giova. Anche perché si rientra a casa rilassati e il partner è felice di non riceverci con il grugno. Non solo. Gli allenamenti clandestini fanno curriculum, cioè scusate, fanno esperienza.

E allora? Allora mai farsi cogliere impreparati in ambulatorio, in azienda, in studio, in fabbrica. Siate sempre pronti a una parentesi di sexy intimità.

Cosa volete? Preferiti essere sedotti o amate conquistare? Ecco, addestratevi ad aprirvi all’eventualità o a mettere spalle contro il muro l’amante di turno. Che il sesso, datemi retta, è una botta di vita pure per la creatività e la resistenza sul posto di lavoro.

Ci sono delle regole, c’è un KarmaOffice, dicono. Io mi limito a dire: fatelo.

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