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Non sapevo fosse una trans

Mi avevano organizzato una cena a sorpresa. La mia carriera aveva fatto davvero un balzo avanti da capogiro. C’erano tutti, colleghi, capi e titolari dell’Azienda. 

Per fare una bella serata avevano coinvolto diverse accompagnatrici. Tutte belle e interessanti, per carità, ma lei svettava su tutte. Così sensuale e conturbante che mi sarei masturbato al tavolo. La mangiavo con gli occhi, avevo il cazzo duro come il marmo, avevo voglia di mollare tutto lì e portarmela a letto.

Ho notato che anche lei indugiava con lo sguardo su di me mentre le altre, in verità, facevano gli occhi dolci a tutti. Una minigonna non cortissima lasciava intravedere due cosce e un culo così tonici da farla sembrare un’atleta. Sopra aveva una camicetta di raso molto elegante, scollata il giusto insomma che ti faceva immaginare tutto senza essere volgare. Dei capelli neri bellissimi e una bocca che avrei visto bene durante un sacrosanto pompino. 

Per fortuna non ero l’unico ad avere fretta di arrivare al dolce e al caffè. Eravamo tutti brilli e particolarmente salaci, era ora di dare una svolta alla cena e spassarcela. Ci siamo spostati in una saletta appartata, a luci soffuse e musica d’atmosfera. Lì ci hanno servito i dolci, portato il caffè e gli amari.

L’ho avvicinata senza problemi. Lei sciolta e spiritosa, con una voce leggermente roca, provocante e profonda. Rispondeva con poche parole sempre perfette e, a quel punto, sembrava volesse mangiarmi pure lei. Mi stava proprio vicina, sentivo il suo profumo addosso e mi montava ancora di più il desiderio. Un pezzo di gnocca davvero. Nonostante la finezza avevo capito che era una maiala: quegli occhi lì dicevano tutto. Si muoveva in un modo che mi faceva impazzire, pensavo a come l’avrei scopata e montata. Dovevo solo reggere e non farmi fottere dall’alcool.

I titolari hanno proposto un brindisi e quello, finalmente, ha siglato il via libera. 

Camere a disposizione per chi voleva fermarsi e noi l’abbiamo fatto. 

Mi aspettavo qualche ora di sesso forte ma la realtà ha superato ogni fantasia. Un trans, lei era un trans. «Puoi cambiare idea», mi ha detto tenendolo con entrambe le mani, dritto come una bandiera e pure bello grosso. «Oppure puoi divertirti come mai prima». Quella troia era un trans. E io che la guardavo e mi eccitavo come una bestia. Vaffanculo, pensavo. Vaffanculo a tutto e tutti, volevo restare lì anche se avevo paura e non sapevo come sarebbe stato.

L’ho preso nel culo, mi ha sverginato. L’ho preso nel culo da un trans che era la donna che mi aveva fatto sbavare. Meno male che me l’ha lubrificato in tutti modi e che i miei freni erano allentati dal vino. Meno male che ci sono stato. Ho goduto, ho proprio goduto come mai avrei sognato di godere. Mi sono sentito una di quelle cagne in calore che se ne stanno a 4 zampe felici di essere ingroppate. E dopo ero sereno e beato come un bambino, libero come un Uomo.

Non è neanche finita così. Abbiamo avuto dei rapporti piuttosto particolari…e non solo quella sera. Diciamo che ho inaugurato una nuova carriera ma forse questo lo racconterò un’altra volta.

Io l’ho sempre detto, che prenderlo nel culo non è sempre male. Tutt’altro.

Idealmente mi unisco al brindisi, per la prima e per la seconda carriera. E lode al trans che ti ha introdotto il suo super fallo per introdurti all’arte di un nuovo piacere.

Cari signori e care signore, ogni storia di vita è uno spaccato di sessualità che ci svela l’orizzonte infinito degli orgasmi. Ogni storia di vita ci insegna che la libidine è oltre la paura, oltre il preconcetto, oltre gli schemi. Bisogna provare, per credere.

D’altra parte c’è spesso un recondito bisogno di ribaltare i ruoli, di osare ciò che qualcuno dice non si debba fare, di essere posseduto oltre che possedere…Di sentirsi finalmente liberi. Non è un gioco osceno, è una passione dolcemente feroce.

Deve capitare l’occasione o siamo capaci di andare a cercarcela? Sta a voi deciderlo. Io posso solo invitarvi e aiutarvi a superare ogni vostra fisica verginità. Siate prodighi, di curiosità erotiche. Siate aperti, alle sorprese. Lubrificate innanzi tutto la mente e fate entrare la lussuria ovunque.

Ora però, lo so, avete tutti come me la brama di sapere altro. Di conoscere ogni dettaglio di quel rapporto particolare scattato dopo una festosa cena di lavoro e un culo sverginato. Chissà che prima o poi non ci venga generosamente elargita anche la seconda puntata…Speriamo!

 

 

One thought on “Non sapevo fosse una trans”

  1. Ciao Coach,
    tu sei l’occasione che mi sono cercato e che sto cercando di nuovo per completare l’opera.
    Un bacio dal tuo bolzanino

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