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Mistress per un’ora

In casa chi porta i pantaloni?

Rispondete nella vostra mente, senza proferire parola. Ciascuno conosce i suoi polli e gestisce le sue relazioni. Resta il fatto che se lei ha voglia di uscire dal ruolo di compagna dolce e remissiva può tirar fuori unghie e frustino almeno per un’ora.

In ogni coppia degna di questo nome si dovrebbe sperimentare il gusto di sbaragliare gli schemi e osare un’intimità forte.

La Signora può non essere un’esperta di sadomaso ma coltivare il desiderio di dare una sferzata alla routine erotica. In epoche antiche si alludeva a una donna capace di ammaliare e corrompere gli uomini fino a farli cedere a qualsiasi tentazione. Nel tempo poi alla Mistress abbiamo associato semplicemente l’idea di una donna che riveste un ruolo dominante. Come la immaginiamo? In pelle o latex nero, con stivali e tacco a stiletto, manette e giocattolini con i quali ridurre alla propria mercé il partner.

Qualche fallo a questo punto è già venuto duro al punto giusto e qualche signora sta già fantasticando sulle piccole pratiche di sottomissione soft, lo so.

In effetti agire sulla meccanica cerebrale della relazione stimola potentemente il prurito. Se ci pensate bene non è arduo vedere il risvolto sessuale di Odio et amo. Piace a tutti o quasi tutti, sfilarsi dai panni di un meccanismo e oliarne uno più spinto, più sporco, più inquieto. Sdogana, ribalta, interpreta, il senso del possesso, la fantasia pornografica, la dimensione psicologica conturbante.

Lei che da gatta morta si trasforma in pantera.

Lui che da stallone diventa debole preda.

Irretire, inebriare, assumere il comando e ridurre ai propri ordini, bagna le più civettuole velleità, credetemi. Del resto lui, il toro da monta, talvolta è capace di sbavare come una pecorella dietro la pastoressa armata.

Ci vuole un sostanziale consenso o è bello rompere le righe con la sorpresa?

Su questo bisognerebbe interrogare gli istinti, innanzi tutto. Ovvio però che, se vi sta a cuore salvaguardare l’equilibrio di coppia, è conveniente prestiate attenzione ai gusti, ai limiti, alle aspettative, del partner.

Praticate, se mai, la tecnica dei piccoli passi.

Peraltro, l’arte sopraffina della Mistress richiede molta esperienza quindi non è affatto male procedere a step. L’intraprendenza e una certa autorevolezza sotto le lenzuola sono il primo, poi si affinano una serie di piccoli e grandi mezzi ed espressioni. Quella dominante è una posizione fatta di mille sfumature, non basta improvvisarsi brandendo minacciose una leather whip e occorre pure acquisire una discreta dimestichezza per dosare la forza da padrona.

Il partner si rende schiavo con una seduzione profonda, ben oltre un guanto di raso o un’unghia laccata. Bisogna saperlo domare ma bisogna innanzi tutto averne voglia. La passione è l’atout che non può mai mancare. Il sapore della sessualità è nell’acrobazia dei pensieri e delle azioni, in quel confine abbattuto, in quel godimento sfrenato, che sappiamo manipolare, plasmare, esibire.

Mistress per un’ora e, se poi ci prendete la mano, Mistress per sempre. Tanto di signori desiderosi di esperienze da slave ce ne sono parecchi, proprio parecchi!

17 thoughts on “Mistress per un’ora”

  1. Io sono una Mistress ormai da memorabile data. Grazie Serena per aver approfondito, anche se in maniera molto soft (comprendo la tua delicatezza), l’argomento. Vorrei conoscere qualcuno con le mie stesse fantasie, o che abbia voglia di parlarne.

    Baci. Lady D

    • Io, sono fissato con ciò, non l’ho mai provato (ho avuto un pissing ed un massaggio prostatico ma, ho la fissa di una donna con stivaloni tacchi che usi lo strapon su di me

    • Eccomi, ti racconto la mia unica esperienza . Avevo una amica lesbica ma, io ero sempre stato in fissa per lei. Un giorno parlando del più e del meno le proposi di fare sesso. Lei mi disse “non m’interessa è come se io chiedessi a te di fare sesso con un uomo”. Io le risposi che un uomo non m’interessava ma, se perdere la verginità anale con uno strapon era l’unica strada per fare sesso con lei lo avrei fatto. Non disse nulla, pensavo fosse seccata. Un paio di giorni dopo accettò la proposta. Lei sperimento il sesso etero ed io mi feci sodomizzare. Credo di aver goduto più io di lei. Proposi invano ulteriori sessioni ma, mi disse che amava di più possedere le donne anche se, confermò che fu una esperienza curiosa dominare un uomo. Ancora oggi ci penso e vorrei riprovarlo

  2. Sarebbe proprio un bel gioco a provare con una compagna intelligente e dalla mente eroticamente sviluppata come Te, Serena!! Una bella donna in latex, tacchi a spillo e frusta in mano devo confessare che accende in me certe voglie da provare e da sperimentare!!

  3. Ciao Serena Key, voglio raccontarti come mi sono scoperta mistress.

    Ho avuto una storia lunga che è finita male. Tante frustrazioni e poco, molto poco sesso. Ci credo! Se ne andava bello e buono a trans per non credersi gay.
    Adesso ho scoperto che gli uomini sono tanto complessi quanto facilmente controllabili se si toccano i tasti giusti. Sono calcolatori e spietati, nella vita lavorativa e nel quotidiano, ma so trasformarli in cagnolini e schiavetti nel privato. Ho sperimentato l’arte di fare da padrona a pochi cari conoscenti e mi piaceva avere in pugno un così folto gruppo di uomini accondiscendente e lecchini. Sono passati un paio di anni dal primo timido ingresso nel mondo bdsm, e quella che prima era una rivalsa e un trastullo, una occupazione ludica part-time, oggi si è trasformata in mestiere.
    Ho smesso gli abiti da segretaria del padre del mio ex fidanzato e mi sono specializzata nell’arte della sottomissione. Possiedo la password per accedere ai pensieri più nascosti degli slaves che frequento. So quali sono le loro necessità, i loro bisogni fisici e le loro perversioni. Sono una vera e proprie dominatrice, questa è sempre stata la mia natura, non per un’ora ma per tutta la vita, sono in grado di appropriarmi di mente e corpo di chi IO SCELGO, io sono una mistress.

    Questo è quanto cara Serena. Spero di aver suscitato la tua curiosità e destato interesse.
    Ti invio in privato il mio numero Di telefono e spero in un tuo contatto. Grazie
    Gaia

    • Gentile Gaia, il tuo racconto e mi ispira parecchio. Io sono della provincia di Venezia e vorrei diventare il tuo schiavo personale

  4. Ciao Sere. Non mi piace l’idea di fare lo schiavo, il masochismo non è il mio genere, ma c’è qualche donna della politica che mi ispira molto e ci farei volentieri sesso violento a schiaffi sul culo e parole belle pesanti.
    Fosse la volta buona che trovo il modo di farmi inculare diversamente dal solito…..tornerei anche a votare!!!!!

    • Sono d’accordo con te ma sono selettivo a prescindere….dipende dalla levatura della persona, dallo spessore politico, dalle esperienze maturate sul campo….per essere più precisi io mi farei tramvare dalla Garfagna piuttosto che da Angela Merkel… de gustibus

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