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La madre del mio migliore amico

Sono Antonio,amo le donne,in modo particolare le milf e per essere ancora piú precisi amo Serena,la madre di Roberto,il mio migliore amico.
Serena è una madre amorevole e una donna che non ha subito minimamente dello scorrere inesorabile del tempo,una fonte inesauribile di sensualità ed inconsapevole (?) erotismo,divorziata da un marito che ha scelto l’amore per il capitalismo e per il business all’amore per la famiglia e per una donna che farebbe la gioia di qualsiasi uomo al mondo.
Io e Roberto siamo praticamente cresciuti insieme fino a diventare gli uomini di oggi,dalle innumerevoli giornate passate a giocare insieme alle prime uscite in comitiva,dalle prime esperienze amorose al raggiungimento della nostra maturità sessuale;
ricordo ancora quando ci confrontavamo guardando i primi film porno su quale sia la nostra attrice preferita,più bella e/o più brava,ma purtroppo o per fortuna che dir si voglia ho sempre nascosto a Roberto che il mio desiderio piú profondo,che la mia musa ispiratrice,la mia dea era proprio sua madre,colei che fino mi ha sempre accolto come un figlio e che mi ha sempre guardato come un ragazzino,inconsapevole dell’uomo che ero diventato e desiderio sempre piú incontenibile di possederla,in ogni senso…
Durante le festività natalizie approfittando delle ferie decido di fare una sorpresa a Roberto andando a trovarlo a casa sua,busso il campanello e mi apre lei,Serena vestita di rosso,colore caldo e tipicamente natalizio,con una profonda scollature che esalta la sua generosa quarta abbondante di seno,ventre piatto,vita stretta,un culo che non hanno ancora trovato le parole per descriverlo e delle gambe sinuose;
resto lí sospeso tra la magia e la realtà mentre blateravo parole sconnesse,tra i tipici auguri natalizi di circostanza,l’essere venuto a trovare suo figlio e su quanto lei fosse arrapante,queste ultime parole furono solo bisbigliate…mi disse che Roberto era in giro per alcune commissioni e che probabilmente sarebbe tornato in tarda serata,intanto nell’attesa lei come sempre mi accoglie in modo impeccabile mettendomi a mio agio offrendomi cioccolatini e qualcosa di caldo da bere,discutiamo del più e del meno,dei regali ricevuti a Natale,del lavoro e dei desideri che ci portiamo per il nuovo anno,e nel fare ciò lei si dimostra come sempre amorevole e inconsapevolmente,ma non troppo,sensuale suscitando in me un mix di sensazioni tra l’imbarazzo e l’eccitazione sempre piú irrefrenabile.
La cioccolata calda è pronta e mentre sono seduto sul divano lei mi versa in una tazza quella che in quel momento era per me una bevanda afrodisiaca,sorseggiando lentamente i nostri sguardi si incrociano sempre più spesso e sempre più a lungo,a un certo non so se per imbarazzo o malizia di lei fa cadere un pò di cioccolata sui miei pantaloni al che lei si scusa e immediatamente inginocchiandosi di fronte a me cerca di rimediare al danno con un tovagliolo,mai errore fu più fatale e mai momento fu più succulento…avevo una erezione da paura,forse la più grande di sempre,lei capì subito che il danno che aveva provocato era ben più grave di una semplice macchia di cioccolato,prima con il tovagliolo e con imbarazzo cercava di prendere in mano la situazione,poi con stupore e con un certo desiderio che cresceva sempre più tastava la mia erezione e fu allora che mi guardò con uno sguardo del tutto inedito per me:uno sguardo da vera troia…
Senza dire una parola mi aprì i pantaloni e me lo tirò fuori,mentre me lo massaggiava passava la sua lingua tra le labbra per poi mordersele, “Allora sei davvero un uomo Antonio!E io che credevo che non fossi così audace…” mi disse e cominciò a farmi una sega memorabile,aumentando il ritmo in modo costante, “Non immagini quante notti ho passato a farmi le seghe desiderando il tuo corpo e la carica erotica che custodisci,ho sempre desiderato che tu in fondo fossi una vera milf troia e vedere finalmente che questo corrisponde al vero mi rende felice,e arrapato…”, “Sciocchino,avresti potuto dichiararti da molto tempo evitando a questo tuo bel cazzo un così lungo esilio dalla mia bocca e non solo…io amo tanto i cazzi giovani sempre in tiro desiderosi di fare esperienza,e con me il tuo cazzo vivrà l’esperienza più bella che tu possa immaginare”.
Smise di segarmi,appoggió le mani sui miei glutei,si accostó dinanzi al cazzo,aprí la bocca e lo accolse tutto fisandomi negli occhi mentre faceva su e giú,il miglior pompino della mia vita!Alternava gli affondi con giochi di lingua che in tanti anni di cultura porno non avevo mai conosciuto,non disdegnando di tanto in tanto qualche sputo su quel cazzo lucente e possente al tempo stesso;
prese le mie mani,le accompagnó dietro la sua nuca e mi invitó a scoparla in bocca,non potevo di certo sottrarmi ad una richiesta del genere no?
Andammo avanti cosí non so per quanto,poi lei interruppe il sublime trattamento portato avanti fino a quel momento,si tolse quel magnifico vestitino rosso,un vecchio regalo natalizio del ex marito e mi disse con aria troia incallita “Nelle tue innumerevoli notti passate a segarti,quante volte hai desiderato che ti facessi una bella spagnola come solo io so fare?”,non mi diede neanche il tempo di rispondere che già aveva accolto tra le sue tette il cazzo ed eseguí una spagnola che non ha eguali nella storia del sesso…stavo quasi per esplodere ma lei con un sorrisetto malizioso interruppe quel massaggio piú unico che raro,mi disse “Sai che un cazzo cosí lo voglio tutto nel culo?Dai fammi felice,del resto a Natale siamo tutti piú buoni no?”, “E magari anche piú troie…” le dissi;
penetrare quella scultura greca che è il suo culo è la realizzazione del desiderio di ogni uomo,ma in quel momento MIO soltanto,la scopai con ritmo costante,aumentando gli affondi a poco a poco con lei che si avvicinava sempre piú al piacere supremo,e quando capii che il momento era vicino interruppi il lavoro da dietro e cominciai a lavorarmela davanti leccandogli quel fior di figa fino ad assaporarne il suo nettare;
la feci squirtare come forse non gli capitava da anni,o forse mai,ma adesso era il mio turno e lei non poteva nè voleva sottrarsi alla sua vocazione da puttana,allora riprese a spompinarlo in un modo che quasi mi fece dimenticare il succulento trattamento ricevuto poco prima,piú lo accoglieva nella sua calda bocca e più lo bramava,se avesse potuto avrebbe inghiottito anche le palle che comunque non trascuró tra leccate e succhiate da vera professoressa in materia di “Pompinologia”…stavo finalmente raggiungendo anch’io il piacere eterno quando lei mi disse “Adesso ti faró una cosa che sicuramente non ti ha mai fatto nessuno:hai mai sentito parlare del rimjob?”,sollevai le gambe e cominció a leccare il mio orifizio e non avrei mai creduto di poter conoscere un piacere cosí estremo…ormai il mio desiderio finale era quello di sborrare,nella sua bocca,sul suo viso,su quel suo magnifico seno,e lei forse per doti telepatiche,o per le doti da inimitabile troia esaudí questo desiderio,accogliendo il frutto di quel desiderio coltivato da tanti,troppi anni.
Era ormai tarda serata,ci ricomponemmo consapevoli che Roberto a momenti avrebbe fatto ritorno a casa,ma prima che avvenisse io e Serena ci facemmo una promessa:
incontrarci piú spessoa casa sua per una cioccolata calda.

Con amore e desiderio…
Il tuo Antonio…

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Caro Antonio, credo che la vita -in fantasia come in realtà- vada vissuta esattamente così. Di cioccolata calda in cioccolata calda.

Del resto che una milf troia esaudisca tutti i tuoi desideri è il vero succo del sesso, quello che vuole innanzi tutto un cervello porcello! Un culo che è una scultura greca poi…merita certamente il servizio che hai egregiamente svolto, mi pare più che giusto. Forza, prendi eroticamente anche il 2020!

Serena Key Sex Coach

 

3 thoughts on “La madre del mio migliore amico”

  1. Complimenti, un racconto estremamente conturbante ed eccitante! Ha fatto venire voglia di una cioccolata calda anche a me!!!

  2. Complimenti Antonio…E’ una fantasia spesso ricorrente per noi uomini..Ti “invidio” perchè per te si è tramutata in realtà..Serena, a quando una cioccolata calda insieme..??? Se poi andremo in primavera inoltrata ricorreremo a qualche altro tipo di consumazione, ma l’importanteeeeee eeeee eeeeee è: finire…(cit. Mina) Un bacio.. LUCA

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