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Il servizio fotografico

Ero alle prime armi, poche richieste, stavo quasi per mollare…
Un mio amico navigato, mi disse “Oggi devo fare un servizio per Serena Key ma, non posso, vuoi andare tu?”
Il servizio mi serviva come il pane ma, il soggetto era preoccupante perché, sapevo chi era Serena ed anche le mie notti di masturbazione lo sapevano… Sarei stato professionale oppure il mio uccello sarebbe stato in tiro per tutto il servizio?
Poche ore dopo, lei si presentò, gentile, con quegli occhi da ninfomane e quel corpo da leccare tutto.
Si spogliò alla velocità della luce e quelle bocce furono ipnotiche, mi sforzai di restare professionale, feci tutte le foto in maniera giusta ed il più veloce possibile perché, sentivo che sotto qualcuno voleva presentarsi a lei.
Lei mi guardava ma non diceva nulla, credo se ne fosse accorta.
Lo shooting finì, lei si rivestì ma, anziché andare via prese la mia macchina fotografica e mi chiese di potermi fotografare l’uccello.
Ero eccitato come pochi ma, cercavo di restare vago, ma lei continuava a provocare dicendo che, le piaceva vedere l’uccello dei fotografi.
Ci fu un brevissimo tira e molla e stanca di aspettare mi tiro giù la zip ed estrasse il mio uccello che finì col venire immediatamente.
Ero diventato Ernesto Sparalesto, una figura da chiodi epocale.
Lei iniziò a sorridere di gusto ma poi, me lo riprese in mano fino a farlo tornare duro.
Mi fece la foto e mi fece i complimenti per il mio uccello ma che, dovevo imparare a durare. Se ne andò tutta soddisfatta.
Tornò un paio di giorni dopo per vedere le foto ultimate, mi chiese se mi ero allenato a resistere di più, non sapevo cosa rispondere.
Iniziò a farmi un pompino fino a farsi venire in bocca e poi, mi limonò duro facendomi ingoiare tutto. Non contenta tirò fuori uno strapon e mi piegò a 90, disse che voleva sverginarmi.
E mi sverginò, mi fece una foto mentre venivo sodomizzato e mi disse “Ora tu sei mio. Quando ti manderò questa foto saprai che vorrò te, e probabilmente ricambierò il favore del pisello nell’ano”.
Passarono mesi, aspettai invano, mi rassegnai. Ieri Serena mandò la foto incriminata con scritto “Ora vieni tu a sodomizzarmi”.
Sto arrivando Serena, il tuo fotografo

 

 

Il mio dovere di sex coach è anche insegnare a un fotografo che deve sempre lasciare la sua macchina disponibile a chi voglia fotografargli l’uccello, vero?

Un pompino è lì, in agguato, e non si può dire di no!

Sono felice di averti sverginato: uno strapon è per sempre e so bene che me ne sei immensamente grato.

I piaceri si restituiscono sempre, caro il mio fotografo. Del resto ho fatto bene a farti attendere perché tu potessi ricambiare e avere l’agognato incontro con il mio lato B: ti volevo preparato e più voglioso che mai.

Serena Key Sex Coach

 

 

 

 

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