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Famolo strano

 

Bisogna capirsi. Capirsi bene.

Fuori dal film di Carlo Verdone, famolo strano è diventato un’improvvisazione selvaggia di uomini e donne che si sentono funamboli, acrobati, contorsionisti, animali da circo…che del circo finiscono per assomigliare soltanto ai clown.

Urlano come Tarzan per avvisare il vicinato che è giorno di sesso e restano bloccati dal colpo della strega nel bel mezzo della prodezza amatoria 

Sono i dilettanti allo sbaraglio.

E invece famolo strano è una cosa seria. Così seria che vuole una cifra erotica da capogiro. È un invito che contiene mille promesse e chiede mille disponibilità. Ci vuole la testa spalancata su ogni possibile orizzonte.

Invece di sputarlo fuori a casaccio, famolo strano bisogna centellinarlo. Nel gergo dei viveur del sesso dovrebbe essere un via libera alle alternative, quelle che magari si avventurano nel BDSM o quelle che scrivono trilogie fluide. 

Alla voce <famolo strano> il manuale del sex coaching dovrebbe innanzi tutto fare lezione di intraprendenza avveduta: non basta buttarsi, bisogna sapersi buttare.

Se slingui come se ti trovassi bocca a bocca con il gelato più schifoso del globo, famolo strano si tuffa nel wc e tira l’acqua da solo. 

E pensa alla Gigia, avvilita, mentre il partner brandisce il fallo come fosse un idrante e guardandoselo compiaciuto esclama con un ghigno “cagna, lo vuoi eh?!”

La Gigia lo voleva strano, mica scemo.

Può darsi che da lì le venga pure il mal di testa da alcova, alla Gigia.

Ci vuole il fisico. Bisogna imparare l’arte, prima di metterla dove si vuole.

È bandita la faciloneria. Non puoi dare appuntamento al famolo strano con un bondage heavy che non sai neanche dove diavolo cercare sul vocabolario o con un ospite in più che non riesci a trattare come merita. 

E non è soltanto questo. Tanto di cappella e di cappello ai creativi ma essere creativi non equivale a fare due schizzi. Giovano ironia e autoironia, per tenere la scena. Si deve avere presenza e padronanza di giochi ed umorismo, prima che si ammoscino clima e climax.

Poi, è chiaro, ci vuole l’anima suina. Che senza quella, suvvia, non scomodiamo neanche tutto l’armamentario del fuori binario. Da sex coach confermo che soltanto con lei lo famo proprio strano.

S  e r e n a   K e y

5 thoughts on “Famolo strano”

  1. Serena vorrei raccontarti un avvenimento:
    Io non ho finto di fare il treno (trenino); ero con una mia amica, siamo andati in treno con regolare biglietto per una tratta di 20 km. Un treno moderno con tanto di telecamere…lei di fronte a me e..via con il mostrare la sua patatina…strofinarsela e poi cercare in ginocchio qualcosa che fingeva di aver perso per prendermelo in bocca….in 20 km. …un piacere eccezionale.

    p.s.
    quando torni a Novara? Lo famo strano!?

  2. Co sta caldana il solo pensiero mi fa sudare. Meglio stare immobili davanti al ventilatore e rimandare certe cose all’inverno prossimo….hahahaah

  3. Io sono un patito del threesome. E non utilizzo tale mezzo per rinfrescare le abitudini routinarie. Tutt’altro! Pratico il sesso a tre soprattutto nei primi mesi delle relazioni, dove potrebbe assumere il valore di strumento per conoscere l’altra persona. In questi casi la terza persona (uomo, donna o trans che sia….fluidamente) rimane comunque solo un oggetto sessuale con cui in coppia giochiamo per divertirci. Per la maggior parte delle donne che ho frequentato, l’idea del sesso a tre è stata motivata dalla voglia di sperimentare le proprie attitudini in un contesto di intimità fisica con un’altra donna. Considero il ménage à trois non l’unica, ma la prioritaria fonte di eccitamento sessuale. Questo è quanto, coach

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