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Dargliela o fargliela annusare

 

A dargliela gliela dai…ma il tema è “quando”!

Da sex coach vengo sollecitata da alcune donne sul tema “quando dargliela”. Insomma è ancora in voga l’argomento. Agli uomini piace arrivare alla meta dopo una sudata conquista? Alle donne piace farsi desiderare? Tocca sembrare sante e non puttane? Alla prima uscita non si consuma altro che cena e drink? Meglio spassarsela subito, poi vada come vada?

La domanda più simpatica è stata: «coach, quanto devo fargliela annusare?»

A me l’idea del maschione con il naso direzionato, che sniffa voglia e speranza, ha fatto ridere. Ma il succo c’è tutto, per carità. Una storia antica narra di donne espertissime a stuzzicare il fiuto degli uomini e a inebriarli di solo profumo di promessa. D’altra parte c’è chi segna proprio l’appuntamento sull’agenda: oggi no, domani bacetti e palpatine, tra due o tre giorni scopata epica. 

Mi spremo le meningi da sex coach per rispondere? Ma no, ci sono migliori cause per mandare in fumo il cervello, qui bastano buon senso e leggerezza.

Tolte le ipotesi di un obiettivo super romantico o quelle in cui si ha in mente di irretire un pollo, le donne dovrebbe semplicemente decidere di fare quello che meglio risponde al loro istinto. Sia lodato il sesso sdoganato…e se dopo deve nascere una relazione, nascerà.

La questione del <quando> potrebbe insomma già essere liquidata: dagliela quando ti pare. 

Le sfumature cambiano e si fanno intriganti ed eccitanti, quando invece si vuole affrontare la libidine profonda dell’erotismo: il GIOCO DELLA SEDUZIONE infatti è la famosa attesa del piacere che è essa stessa piacere…avete presente? Allora farla annusare diventa sapienza e legame arrapante. La donna che la fa annusare è un po’ come il burattinaio che tira le fila dell’erezione però è abile, conosce la misura, ha incorporato il timer della concessione.

Chiarisco che non basta improvvisarsi gatte morte, un po’ svenevoli un po’ ritrose. Macché, occorre saper vivere davvero la parte ovvero…prenderci gusto! Il vero appeal ce l’hanno infatti le mutande umide: lì sì che c’è da annusare. Quella che ci prende gusto è una calamita, ecco perché attizza la virilità.

La maialina sa sempre come far intendere di esserlo pur tenendo il tizio di turno sulla corda. Si tratta di un potente esercizio che fa montare sensualità e sessualità. 

Devo aggiungere che la provocazione femminile è patrimonio inestimabile dell’umanità quindi farne uso non è soltanto lecito, è naturale e vivamente consigliato. Quindi…chi non vuole tenersi le parti intime nel cellophane, deve lasciarsi andare al magnifico mondo per cui sono nate. Considerando che ritengo parte intima anche la testa, ogni donna è libera di decidere quando e come, no?

Se qualcuna si fa ancora fottere dall’idea di essere fottuta se fotte, è in trappola!

 

Parola di coach. Serena Key Sex Coach

 

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