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Cervelli porcelli

Dato un nome, trovata una squillo. Cazzo se piace, usare la parola bella pesante. Buttata lì come un insulto quando in realtà l’arrapato di turno sta godendo come un cane che monta la cagna in calore.

La fantasia non sembra difettare, se puttana, mignotta, passeggiatrice e battona sono solo la piccola punta dell’iceberg. C’è chi usa troia e chi sgualdrina, c’è chi predilige bagascia e chi è affezionato a zoccola. Magari il più struggente è malafemmina e il più forbito è peripatetica. D’altra parte anche prostituta e meretrice fanno la loro comparsa tra gli usi collettivi.

Donnina allegra, donna di facili costumi, call girl, donna da marciapiede, cocotte, bella di notte, fanno pur sempre il paio con la mitica “bottana industriale” di gianniniana memoria?

Prima di discutere di queste sfumature -e prometto che lo farò in grande stile- bisogna fare luce sui cervelli porcelli.

Potete dare della vacca a chi vi pare, sotto le lenzuola del sesso, ma la sgualdrina vera, signori, è un’altra storia. Non è la vostra eccitata, disinibita e calda partner con cui scambiate un sano e duro dirty talking. Non è neanche quella che vi fa pagare il sesso. No, è quella che vi fa pagare punto. Scontrosa, annoiata o frigida che sia, alza le sottane e il gioco è fatto. Senza arte né parte. Vi succhia sì, ma non quello che dovrebbe succhiare.

Più che fischi per fiaschi, prendete lucciole per lanterne!

Come orientarsi nella giungla del sexystyle? Ecco che entrano in azione da protagonisti i cervelli porcelli, sopraffine menti erotiche, avanguardie del sesso, edoniste dell’orgasmo. Una manica di libertine con il pensiero sciolto e ghiotto. Una setta di spudorate epicuree dedite alla passione.

Sono le autentiche servitrici del piacere.

Maiale titolate con un garbo innato per la pratica lussuriosa. 

Le annusi e le riconosci. Tranquilli, non sanno affatto di porcile, odorano di amplesso sfrenato. Hanno in testa un bordello di creatività, copulano con l’audacia febbrile, pensano con il fervore primordiale.

Non sono zozze, intendiamoci, ma suine inside. Raffinate, acculturate, amabili, divertenti. Cervelli porcelli e desideri monelli sono il loro biglietto da visita, il loro certificato di idoneità all’intrattenimento amoroso.

Libere e potenti concupiscenti che conoscono l’arte sensuale del diletto cerebrale e carnale. Sono le signore del letto e dell’intelletto. Queste sì, puttane per virtù.

 

Liberamente ispirato alla mia Accademia, l’Accademia delle Escort.

Porte aperte da settembre

Only per cervelli porcelli

8 thoughts on “Cervelli porcelli”

  1. A prescindere dall’attributo usato, e ne abbiamo a disposizione una vasta gamma con mille sfumature diverse che potrebbero dipendere dalla situazione o dal grado di eccitazione, dobbiamo essere porcelli prima di tutto nel cervello per poi poterlo esprimere senza freni nelle nostre azioni. Ovviamente con e grazie alla compagna e alla compagnia giusta…
    Bisogna essere porci e puttane per virtù…

  2. A prescindere dall’attributo usato, e ne abbiamo a disposizione una vasta gamma con mille sfumature diverse che potrebbero dipendere dalla situazione o dal grado di eccitazione, dobbiamo essere porcelli prima di tutto nel cervello per poi poterlo esprimere senza freni nelle nostre azioni. Ovviamente con e grazie alla compagna e alla compagnia giusta…
    Bisogna essere porci e puttane per virtù…

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