Ho un pessimo capo. È pieno di sé e tratta tutti come merde. È un cesso di uomo, brutto e coglione. Quella sera alla cena aziendale sono andato solo perché andavano tutti e sapevo che si sarebbe legato al dito l’assenza, vendicativo e bastardo com’è.
L’ho visto scendere dalla sua fottutissima Maserati con una figa stratosferica. Una di vent’anni meno di lui, con delle curve da paura e una faccia da succhiacazzi. Davvero bona, con un pellicciotto corto aperto su un vestito aderente scollato al punto giusto e un paio di gambe perfette su un tacco vertiginoso.
Pensavo fosse una troia d’alto bordo. E invece è uscito fuori dalle colleghe ben informate che è la moglie. Un amore proprio cieco. Insomma lui come uomo non ha niente, da dare a una donna. Ma è ricco, ricco sfondato come il culo di sua moglie. Che è sfondato lo posso garantire perché me la sono fatta alla grande…
Insomma quella sera lei mi guardava con una certa insistenza. Io per un po’ ho fatto il pirla che gira gli occhi altrove per non avere rogne con lui, poi mi ha fatto venire il cazzo duro perché si è messa proprio a provocarmi.
Lui faceva brindisi e discorsi e lei mi fissava passandosi la lingua sulle labbra.
È andata in bagno e sono sicuro che voleva la seguissi, sta troia. Lui, manco l’avesse intuito, mi ha inchiodato al tavolo coinvolgendomi in una delle sue storielle per le quali dobbiamo fingere di ridere come cretini.
Alla fine mi ha passato un biglietto con un numero di cellulare. Magari era una trappola dello stronzo…ma non mi sono fatto spaventare, il giorno dopo l’ho chiamata e mi ha dato appuntamento in un appartamento in pieno centro. Sono andato. Sono andato e l’ho trovata come una cagna in calore: mi aspettata nuda e bagnata come una ninfomane in crisi di astinenza.
La faccia succhiacazzi non mentiva. Me l’ha succhiato come poche al mondo. Una libidine pazzesca. L’ho scopata con la verga che mi scoppiava. Doveva scappare a casa e mi ha pregato di tornare il giorno dopo. Sono tornato, sono tornato perché volevo prenderle il culo. A missione compiuta mi ha pure proposto di pagarmi.
Sì, voleva pagarmi per essere sbattuta tutti i giorni, puntuale alla stessa ora.
Ho accettato. Mi viene duro solo a pensarci, è come se inculassi lui a raffica.
Ho scoperto che il sabato e la domenica quando sono in pausa ci pensa l’autista a darle qualche colpo. Lei è insaziabile e quel cornuto del mio capo ora mi fa quasi pena.
La prima morale è che una figa atomica così maiala è una da trombare, non da sposare. La seconda morale è che chi è stronzo come il mio capo paga pegno.
…È come se inculassi lui a raffica è una perla!
In effetti è la famosa soluzione “chiavi lei e fotti lui e la sua boria”. Comunque le storie hanno sempre tante facce e tanti lati B, bisogna proprio dirlo. Talvolta soldi e potere si depositano ovunque salvo che sulle parti basse. E chi cerca l’agio con qualcuno, prende il piacere con qualcun altro.
Mescolando un po’ le carte forse ne escono tutti più o meno appagati. Chi sessualmente e chi in altro modo. E la ricchezza, come possiamo osservare, si redistribuisce con maggior equità. La moglie vogliosa prende da lui e ne restituisce un po’ a chi deve sopportarlo. Una magia economica!
Se avete un pessimo capo con una moglie eroticamente interessante pensateci su: potreste avere in mano la via di fuga dal vostro stress no?
A trovarle nella vita reale di donne così!! Gran bel racconto!!
Le tue parole fanno venire una grande, immensa voglia. Il tuo modo di scrivere, così intenso e coinvolgente, rispecchia pienamente Te!
W la topa
Bella come fantasia. Nella realtà se succede, un piacere da godere
Bel racconto!!!!molto interessante